Ad un mese dalla prematura scomparsa del caro amico prof. Giovanni Lo Coco pubblichiamo in questo sito un ricordo del prof. Guido Camarda
VIVERE LA MARITTIMITA’. RICORDO DEL PROF. GIOVANNI LO COCO
Quasi vent’anni fa venne istituita nella Facoltà di Economia dell’Università di Palermo la Scuola di specializzazione in diritto ed economia dei trasporti, da tempo disattivata per varie ragioni economiche ed organizzative.
La frequenza era a numero chiuso e con un esame d’ammissione.
A pochi giorni dalla pubblicazione del primo bando, mi si presenta un signore dall’aspetto distinto.
Portava occhiali in permanenza, i suoi modi erano particolarmente garbati, la voce pacata.
Non aveva certo l’età di un giovane laureato.
Con un iniziale ritegno, inizia a raccontarmi della sua antica e radicata passione per il mare e la vita dei porti. L’insolito visitatore aggiunge che, terminato in anticipo il suo servizio al Convitto nazionale, intende dedicarsi, a tempo pieno, agli studi marittimi che da giovane non aveva potuto intraprendere.
Mi chiede, infine, consigli per preparare al meglio l’esame d’ammissione alla Scuola.
Superato l’esame, Giovanni Lo Coco frequenta con puntualità ed impegno il corso biennale e consegue il relativo diploma.
Conservo, tra i volumi che mi sono più cari, una pubblicazione degli allievi di
quel corso (Il trasporto in Italia, ed. Regione Siciliana, Palermo 2000).
Il contributo del “decano” Lo Coco (pag.93 e segg.), in piena coerenza con gli specifici interessi dell’A., ha per titolo L’evoluzione del concetto di porto e la gestione portuale.
Mi colpiva negli anni della Scuola ed ancora negli anni a venire la naturalezza con la quale riusciva a stare ed a dialogare con i giovani.
Capii che in realtà Giovanni Lo Coco aveva avuto la fortuna di essere rimasto “giovane” anche Lui.
Sino all’ultimo, per la curiosità di cui era pieno ben al di là del campo giuridico, il volersi ancora mettere in gioco, il desiderio di manifestare i suoi sentimenti in varie forme: oltre alle sue belle poesie anche attraverso le fotografie, intese non soltanto come distaccata testimonianza obiettiva ma come documento di una personale partecipazione ad un dato contesto.
Alcune consuetudini di vita in comunità hanno fisiologicamente una durata limitata, tra esse le classi ed i corsi accademici.
E tuttavia quando si sta bene insieme, per autentica simiglianza d’interessi ed obiettivi, si trova sempre il modo per continuare l’esperienza comunitaria. Giovanni Lo Coco lo trovò anche nel Centro Siciliano per gli Studi Marittimi e Aerei, all’interno del Porto di Palermo, stringendo un sodalizio con il tuttora presidente del Centro, prof. Salvatore Moscato.
Tra l’altro, voglio ricordare il contributo dato alla catalogazione dei volumi del Centro.
Interpreto il desiderio di riposare nella sua Sciacca come l’ultimo gesto di amore per il mare.
Guido Camarda.