Accursio Graffeo, nipote testardo, infaticabile e per niente scoraggiato, ha continuato le sue ricerche sulla intricata vicenda della nave Hedia ove suo zio Filippo Graffeo, marittimo, all’epoca dei fatti era imbarcato unitamente ad altre 19 persone, scomparvero nelle acque del mediterraneo.
La sparizione della nave è stato definito il più grande mistero della marina italiano.
La nave probabilmente trasportava armi clandestine destinate ai ribelli Algerini in guerra con la Francia è legata anche alla sparizione di Enrico Mattei presidente dell’Eni.
In quello scenario del Medio Oriente “bollente” nulla si seppe ed ancora oggi non si conosce tutta la verità su quell’episodio.
Insolute sono rimaste le domande: che fine fece l’equipaggio? La nave venne effettivamente inTercettata e affondata e da parte di chi?
Lo scrittore giornalista di Tele Iblea Gianni Papa, supportato dal materiale fornito da Graffeo Accursio e da altre indagini svolte personalmente, ha trovato ispirazione nel libro: “Ultimo messaggio 10,00 N807 che ieri sera alle 20,30 alla presenza di circa 50 persone è stato presentato al Circolo Nautico il Corallo di Sciacca.
Dopo l’introduzione del Presidente del Circolo Franco Galluzzo, sono state lette dal dott. Rino Dulcimascolo due toccanti lettere scritte da Rosa Guirreri in Graffeo, madre dello scomparso Filippo indirizzate a due mogli di altri due scomparsi.
Subito dopo,a prof.ssa Enza Cantone ha dato lettura all’interrogazione parlamentare dell’onorevole del 14 aprile del ’65, al ministro della marina mercantile di allora, sen. Giovanni Spagnolli, il quale affermava che le indagini svolte dal Ministero competente erano state infruttuose e che comunque le stesse proseguivano con il massimo impegno.
Libro interessante, pieno di intrighi e di inedite notizie internazionali che non ha concluso la storia sulla vicenda della nave Hedia ma che sicuramente ha aperto uno squarcio su quei fatti del 1962 ove erano coinvolte nazioni, attrici dello scenario per la libertà, dominazione e per il monopolio del petrolio.